martedì 16 Marzo 2021
Docente di yoga e pilates, a breve anche di yoga per bambini, Vincenza Pastore cura anche i corsi di teatro e il nuovo corso Cantastorie. A questo link tutti i corsi di teatro e Cantastorie in partenza. A questo link invece, i corsi di pilates e yoga.
Il tratto principale del mio carattere
Entusiasmo e passionalità.
La qualità che più apprezzo in una persona
Ascolto, lealtà, onestà, ironia e altruismo.
Il mio principale difetto
Irrazionalità.
La mia occupazione preferita
Occuparmi al meglio di ogni cosa che faccio, occuparmi del mio evolvere. Mi occupo di sentirmi e sentire la bellezza che la vita ci sona, accoglierla in ogni suo soffio e accogliere tutte le anime con amore e delicatezza.
Il mio sogno di felicità
Un mondo di donne in cerchio unite con la mano a uomini, nel rispetto e nell’amore, pieno di bambini e bambine felici. Un mondo più giusto, un mondo di pari opportunità e possibilità, un mondo dove non c’è povero e ricco, dove le donne possano realizzarsi nel loro pieno potenziale, camminando tranquille sole la notte, senza paura, un mondo dove le donne possano avere lo spazio che meritano.
Cosa sognavo di essere da bambino
Sognavo di fare teatro, sognavo di essere un’attrice.
Il profumo o odore che preferisco
Quello del basilico e del caffè, l’odore della benzina, il profumo dei fiori e l’odore naturale della pelle di mia madre.
Il mio luogo del cuore
L’India.
Un oggetto a cui sono particolarmente affezionato
Un anello di perla che porto, simbolo dell’amore dei miei genitori per i loro 25 anni di matrimonio.
I miei artisti preferiti (scrittori, pittori, musicisti, fotografi…)
Amo l’arte in tutte le sue forme, lunghissima potrebbe essere la lista nell’oggi e ieri, che non riesco a chiuderla in pochi nomi. Il nostro è un paese pieno di arte e bellezza.
Tra poeti e poetesse ci sono Maya Angelou, Chandra Livia Candiani, Rupi Kaur, Franco Arminio, Gigi Gherzi contemporanei e non Neruda, Alda Merini, Montale, scrittrici e scrittori di romanzi (la letteratura russa ieri, Murakami oggi), saggi, drammaurgie teatrali (Shakspeare, Checov, Beckett), ricercatori di verità, mistiche e mistici (Teresa D’Avila, Idegarda, Yogananda, San Francesco), teatranti (attrici, attori, registe, registi di teatro potrei fare una lunga lista), performer (Marina Abhramovic), registe e registi di cinema (Sorrentino, Garrone, Fellini, Bergman), musiciste e musicisti (De André, Battiato, Ivano Fossati, Petra Magoni, Gabriella Ferri, Mia Martini, Nina Simone), fotografe e fotografi (Sebastiao Salgado, Letizia Battaglia), pittrici e pittori (Caravaggio, Frida Kahlo, Chagall), illustratori, illustratrici, scrittori e scrittrici di fiabe e leggende, e poi la musica popolare e del mondo. È molto aperta la domanda, troppo per chiuderla, in pochi nomi.
E poi il giornalismo di Tiziano Terzani, le figure come Ghandi, Mandela, Madre Teresa di Calcutta, Marielle Franco, tutti gli invisibili e visibili che lottano per un mondo migliore e per il bene dell’umanità.
Quello che detesto più di tutto
L’ingiustizia, la cattiveria, la prevaricazione, l’arroganza e la falsità, l’egoismo, il non rispetto, la prepotenza e la superficialità.
Il dono di natura che vorrei avere
L’orecchio assoluto.
Un obiettivo per il futuro
Fare qualcosa di concreto per le nuove generazioni, per le comunità abbandonate, per i più fragili, per la natura e per tutti gli esseri viventi
Il mio motto
Che senso ha se solo tu ti salvi? Da soli si va più veloci, ma insieme si va più lontano.
Come è nata (e poi cresciuta) la passione per il mio lavoro?
È nata da sé ed è cresciuta come un albero, nutrendosi d’acqua, nella pura sorgente di incontri, di continuo studio, di viaggi nella ricerca di bellezza e amore. Vocazione dell’anima, vocina del cuore che ci guida.
Cosa diresti a un nuovo corsista per invitarlo a partecipare?
Cosa ti fa bene? Cosa stai cercando?
Raccontaci un aneddoto significativo legato a uno dei corsi che hai tenuto.
Ce ne sono molti in presenza e via Zoom, diversi tra yoga, pilate, teatro e cantastorie. Posso dire che ciò che nel tempo rimane, è il contatto, nell’amicizia che si crea tra le persone, nella scoperta di sé e del noi, del gruppo, quel sentire profondo che tiene connessi senza wifi, ma con il cuore. E quell’apertura, quel coraggio di mettersi in cammino nel respiro, nella gioia, nel cambiamento che tanti e tante accolgono, aprendo la finestra dei loro sogni, dei talenti e dei doni ricevuti, nella via della consapevolezza, nel vibrare della forza vitale.
Qual è il consiglio più importante che daresti a chi intraprende uno dei tuoi percorsi?
Cerca di creare qualcosa per te stesso, impegnati, non pensare al guadagno, al successo, ai giudizi, evolviti. Farai del bene anche agli altri, è una frase che ho letto in un libro di Battiato insieme a una frase di Calvino nelle Città invisibili: «cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio».